L’incontro tra ForceManager e Sellf è stato, fin da subito una piacevole scoperta, ci siamo reciprocamente resi conto, confermandolo nel tempo, che poteva concretizzarsi un sodalizio tra due realtà votate allo stesso obiettivo, che condividono la medesima cultura aziendale e l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare il mondo del CRM mobile per le reti di vendita. Oggi Sellf e ForceManager si sono fusi assieme per raggiungere questo scopo, consolidando un team di 150 persone in 36 nazioni.
Siamo partiti 5 anni fa, non da una garage in città, ma da una casetta in campagna, in H-Farm.
Come tutti, con niente in tasca ma con tante cose in testa. E un computer.
Con la voglia di provarci, promettendoci di non mollare, di non arrenderci al peso delle difficoltà che avremmo sicuramente incontrato, che, oh, potevamo aver già sottoscritto, con in mano un plico di assegni virtuale, che avremmo voluto poter far firmare.
Abbiamo dato spazio alla nostra libertà (di espressione), al desiderio di apprendimento (continuo), alla (sana) competizione e alla (insana) determinazione di voler creare qualcosa di nostro. La necessità di un gruppo di artigiani che hanno studiato l’ingegneria sui libri e fremevano per poter plasmare con la tecnica qualcosa che finisse sui libri.
In quello che di nome fa open-space ci siamo chiusi nel nostro micro-cosmo, ma con la mente aperta verso i primi utenti, con le mani protese verso i primi clienti. Consci che non contasse tanto il sapere in sé, quanto il saper fare.
Con la riconoscenza, verso la vita, di chi ha potuto scegliere di far della propria passione il suo lavoro quotidiano, ci siamo sentiti come Alice nel Paese delle Meraviglie, al seguito del coniglio bianco che ha segnato la vita di Neo, dove però non ci siamo destati da un sogno confuso con la realtà, ma abbiamo fatto di un sogno una realtà, condivisa con chi si impegna ogni giorno per rendere più produttiva, più efficiente, la propria attività.
Perché è proprio lì, quanto sei tu che dipingi parte di una porzione di mondo con il tratto fermo della preparazione e la marcatura della convinzione, che una altra porzione di mondo si ferma a prestare attenzione, ne coglie il valore e lo manifesta.
E come ogni grande opera, il lavoro di squadra ha fatto la sostanziale differenza, ogni persona è stato un pilastro, fondamentale per non far crollare tutta la struttura. Chi ci ha creduto fin dall’inizio, i nostri investori: H-Farm Riccardo Donadon Maurizio Rossi Luca Valerio, P101 Giuseppe Donvito, Indaco Venture Partners Alvise Bonivento e chi è salito sulla giostra di un parco giochi fatto di montagne russe, tra cantonate e risate, tra lente salite e rapide scivolate, tra sperimentazioni ed errori, e di ruote panoramiche, tra mockup e specifiche, tra traguardi e conquiste, tra palchi e premi, dagli albori agli allori: Diego Pizzocaro, Fabio M., Franco Roman, Rita Petrilli, Matteo Rossetto, Nicola Massari, Bojan Vidanovic , Daniele Calabrò, Maddalena Papa, Anna Momesso, Giovanni Barillari, Alessia Bellon, Catalano Mauro, Alessandro Scandaletti, Vanni Potente, Chiara Guglielmi.
Ora spostiamo leggermente il baricentro da Venezia a Barcellona, nella patria di quell’Antoni Gaudí che si dice affermò sottilmente di “avere immaginazione, non fantasia”; precursore di un approccio funzionale in armonia con la progettazione architetturale dell’information technology a cui apparteniamo e che ci portiamo visceralmente appresso.
Proseguiamo il viaggio intrapreso con più forza, con più ardore, perché non ci siamo fermati e, con la voglia di emergere che fa da motore, potete giurarci, non ci fermeremo mai.